Raggiunto il grado 7.3 della scala Richter
Un terremoto devastante ha colpito la zona di confine tra Iran e Iraq. L’intensità è di 7.3 gradi Richter ed è stata avvertita per centinaia di chilometri.
I primi bollettini parlano di 250 morti e oltre 2.000 feriti. Ma il tragico bilancio è destinato a crescere.
Movimenti tellurici sono stati avvertiti negli Emirati Arabi e in Turchia, ma anche in Israele, Libano, Pakistan e Kuwait, a testimonianza della forza dell’evento. L’energia di questo terremoto è infatti di circa 5PJ, corrispondenti alla deflagrazione di 1 milione di tonnellate di TNT.
La scala Richter, come sappiamo, misura gli effetti del fenomeno, e un grado di 7.3 equivale ad una forza distruttiva enorme, paragonabile a quella che scosse San Francisco nel 1906. Basti pensare che lo scoppio di “Little Boy”, la bomba atomica che distrusse Hirishima provocò un grado sismico Richter inferiore e vicino al 6° grado.
L’epicentro è stato registrato alle ore 20.18 di ieri sera, ora italiana, nei pressi della cittadina di Halabja, a circa 200 km. a Nord-Est di Baghdad. Il punto cruciale è posto a 33 km. di profondità.
Il vice-governatore della provincia di Kermanshah ha informato immediatamente che si sono organizzati tre campi di emergenza. Una trentina di squadre di soccorso si sono subito avviate verso la zona colpita dal sisma.
I terremoti in Iran
Nel giugno del 1990 in Iran si è registrato un sisma di grado 7.4, che causò 40.000 morti e circa 300.000 feriti. Nell’aprile del 2013 le scosse devastanti furono addirittura due: una di grado 6.4 e l’altra di 7.7. In quell’occasione il numero delle vittime fu circoscritto a 40.
Sono state diffuse dalla televisione di Stato alcune immagini che hanno ripreso numerosi edifici crollati rovinosamente e scene di panico diffuse tra la popolazione al momento del sisma.
I soccorsi stanno proseguendo alacremente nell’opera di recupero. Si attendono naturalmente numerosi e costanti aggiornamenti nel corso della giornata.